NOVITA': ATTIVATO NUOVO INDIRIZZO .IT -----> www.NewGuernica.it

domenica 30 ottobre 2011

Google Street ti porta all'interno dei negozi


Come sempre Google si conferma all'avanguardia in quanto ad innovazione. L'ultima novità introdotta da BigG riguarda il famoso Google Street, che ti permette di camminare virtualmente per le strade di mezzo mondo. Questo infatti sarà integrato con un ulteriore servizio, chiamato Business Photos, che permetterà di visitare l'interno dei negozi.

La tecnica applicata è la medesima utilizzata per immortalare ogni particolare di strade ed incroci. Sarà possibile aggirarsi per i negozi visionandone l'interno. Ovviamente, per motivi di privacy, tutti i volti umani ed i tratti distintivi saranno oscurati.

L'interno di un negozio di chitarre

Il tutto è molto semplice: il commerciante potrà fare richiesta per includere nel programma Business Photos la propria attività commerciale (cliccate QUI). Sarà messo dunque in lista d'attesa e quanto prima riceverà la visita degli uomini di Google con tutta l'attrezzatura necessaria per le riprese.

Per farvi un idea del tutto, potete visionare questo chiarissimo esempio ed entrare all'interno di un negozio statunitense, il Comics Toons N Toys.




Business Photos è ora disponibile per le più grandi città degli USA, Australia, Nuova Zelanda, Giappone e per Parigi e Londra. Molto presto però il servizio sarà esteso ulteriormente (un pò come è avvenuto alla nascita di Google Street).

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ----> Google Street ti porta all'interno dei negozi

sabato 29 ottobre 2011

Arrivano i nuovi Lumia, primi smartphone Nokia targati Windows Phone 7.5 Mango


Nokia lancia 2 nuove linee di smartphone. I nuovi Lumia 710 e Lumia 800, prodotto della partnership con Microsoft, con Windows Phone 7.5 Mango. All'attacco anche della fascia bassa del mercato con la linea Asha, cellulari a basso prezzo che garantiscono però la piena connettività alla rete.

Sono finalmente arrivati i primi smartphone Nokia targati Windows Phone. La presentazione è avvenuta a Londra, in occasione del Nokia World (26-27 ottobre).
Nokia ha infatti lanciato 2 nuove linee di prodotti, Asha e Lumia. La prima low-cost e dedicata in maniera particolare ai mercati emergenti (ne avevamo parlato già QUI), la seconda, di fascia più alta, che dovrà rappresentare il riscatto della compagnia finlandese, segnandone una seconda giovinezza.
Nokia Lumia 710
Lumia
Questa linea è la prima ad implementare Windows Phone 7.5 Mango e rappresenta il primo figlio della maxi-alleanza tra il colosso finlandese e Microsoft. L'obiettivo è quello di offrire l'intero ventaglio di funzionalità di tutti i più diffusi smartphone ad un prezzo contenuto.
I modelli previsti sono 2: Lumia 710 e Lumia 800.

Il modello di fascia più bassa è rappresentato da Lumia 710, device disponibile nella doppia colorazione (nero e bianco con diverse cover interscambiabili).
Caratteristiche salienti:
- Dimensioni 119 x 62.4 x 12.5mm
- Processore da 1,4 GHz
- 510 MB di RAM
- Fotocamera da 5 MegaPixel
- Video recording HD
- Wi-Fi
- BlueTooth
- Navigatore GPS (con Nokia Drive gratuito)
- NFC
- Sistema operativo Windows Phone 7.5 Mango

Prezzo: 270 euro (tasse escluse)
Nokia Lumia 800
Il modello di fascia alta, vero fiore all'occhiello dell'intera gamma, è Lumia 800, un device dal design davvero accattivante e pensato per la vita "social" 2.0.
Caratteristiche salienti:
- Dimensioni 116.5 x 61.2 x 12.1mm
- Processore Qualcomm Snapdragon da 1.4 GHz (con accelerazione grafica hardware)
- 512 MB di RAM
- Schermo da 3,7 pollici Amoled ricurvo
- Fotocamera (lenti con ottica Zeiss) da 8 MegaPixel

- Video recording HD
- Wi-Fi
- BlueTooth
- Navigatore GPS (con Nokia Drive gratuito)
- NFC

Prezzo: 420 euro (tasse escluse) 499 in Italia

Il lancio di questi 2 modelli è previsto solo in alcuni mercati selezionati, tra cui l'Italia.
Nokia ha fatto sapere che è già possibile prenotare lo smartphone direttamente dal proprio sito ufficiale.
Il sito veicola le domande verso 2 differenti store, Euronics e Nstore.
Euronics richiede che il pagamento sia effettuato subito ma non prevede costi di spedizione aggiuntivi. Nstore invece chiede un anticipo di 99 euro (con scelta del colore e pagamento della restante somma effettuati in un secondo momento) ma ci saranno degli ulteriori costi di spedizione.
L'acquisto non è ovviamente legato in nessun modo ad una SIM

3 Italia, in qualità di partner Nokia in Italia, ha annunciato che il nuovo smartphone sarà disponibile nei negozi a partire dal 19 novembre.
L'offerta (per ora) prevista: Nokia Lumia 800 a 99 euro con la ricaricabile "Scegli 20" (impegno ad una ricarica di 20 euro al mese).
"Inoltre, nei prossimi giorni, 3 Italia arricchirà ulteriormente l’offerta dedicata al nuovo smartphone di Nokia con soluzioni pensate sia per le Ricaricabili, sia per gli Abbonamenti. Il piano prevede 0.10 euro/min per le chiamate (sia fisso che mobile), 0.10 euro/min per gli SMS, 0.55 euro per gli MMS e 0.02 euro/MB per il traffico dati. ”Scegli 20″ è comunque soltanto la prima delle soluzioni disponibili, ed a breve 3 Italia estenderà ulteriormente l’offerta"

Vi segnalo inoltre un bel video per vedere questo gioiello all'opera




Asha
Come già anticipato, Asha ("speranza" in lingua Hindi) è una linea di prodotti caratterizzati da un prezzo davvero accessibile, dedicati quindi alla fascia bassa dei consumatori.
E' stata pensata per avere maggiore diffusione nei mercati delle economie emergenti. La richiesta di connettività a basso costo è infatti in costante crescita e Nokia intende approfittare della sostanziale assenza di prodotti di qualità che possano soddisfare tali richieste.
I modelli previsti sono 4: Asha 200, Asha 201, Asha 300, Asha 303.

I modelli base sono rappresentati dall'Asha 200, un device dual-SIM che permette all'utente di passare da una SIM all'altra senza dover spegnere il dispositivo (Easy swap) e dall'Asha 201, il modello single-SIM.
Caratteristiche salienti:
- Tastiera fisica QWERTY
- Applicazioni per restare connessi con tutti i social network più diffusi
- Lettore MP3
- Memory card SD fino a 32 GB
- Radio FM Stereo
- Nokia browser
- Whatsapp già presente

Prezzo: 60 euro (tasse escluse)
Nokia Asha 200 e 201
Il modello di fascia media è rappresentato dall'Asha 300, un device più performante del precedente e che può soddisfare le più comuni esigenze dell'utente web.
Caratteristiche salienti:
- Schermo TouchScreen
- Connettività 3G
- Processore da 1 GHz
- Sistema operativo Symbian S40
- Lettore MP3
- Fotocamera da 5 MegaPixel
- Radio FM
- Connettività Bluetooth

Prezzo: 119 euro (IVA inclusa)
Nokia Asha 300
Il modello di fascia più alta è infine l'Asha 303, eccovi le caratteristiche salienti:
- Schermo TouchScreen capacitivo da 2.6 pollici
- Tastiera fisica QWERTY
- Processore da 1 GHz
- Connettività 3G e WLAN
- Sistema operativo Symbian S40
- Nokia Maps integrato

Prezzo: 115 euro (tasse escluse)
Nokia Asha 303

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ----> Arrivano i nuovi Lumia, primi smartphone Nokia targati Windows Phone 7.5 Mango

mercoledì 26 ottobre 2011

FlashBack.C, il trojan che colpisce i Mac camuffandosi da aggiornamento Adobe Flash Player


Iniziano a diffondersi sempre di più malware e trojan per sistemi Mac. L'ultimo che risponde a quest'appello è il trojan Flashback.C, individuato da F-Secure, una società specializzata in sicurezza informatica.
Flashback.C agisce come il più classico dei trojan, si camuffa da aggiornamento per il Flash Player di Adobe e, una volta installato nel sistema, ne prende possesso.

Un trojan è un malware (letteralmente software malevolo). Proprio come il famoso cavallo di Troia, si nasconde all'interno di un normale programma che, una volta installato, gli apre le porte del sistema. Il tutto avviene ovviamente all'insaputa dell'utente.

Una volta installato l'aggiornamento Flash Player infetto, Flashback.C provvede immediatamente ad inibire le difese del vostro sistema. La vittima è XProtect, il componente anti-malware presente sui sistemi Mac. Questo viene infatti disattivato e gli viene impedito di effettuare aggiornamenti.

Successivamente il trojan provvede ad aprire una backdoor, che gli permette di connettersi ad un computer remoto, e resta in attesa di ordini.

Una backdoor (letteralmente porta di servizio) è una porta (vedi protocolli TCP/IP), aperta all'insaputa dell'utente, che permette ad un sistema esterno, conoscendone l'indirizzo, di effettuare una connessione in maniera indisturbata.

Al momento non è stata ancora segnalata alcun tipo di attività, il trojan resta dormiente, non riceve dunque alcun ordine. Questo non toglie però che le cose possano cambiare da un momento all'altro, coinvolgendo il nostro computer in delle operazioni che possono essere le più varie, il tutto a nostra completa insaputa.

Andiamo a vedere nel dettaglio come si svolge l'attacco.

Il trojan decripta le paths dei file Property List (.plist) e...



...termina il caricamento dell'agente nocivo XProtectUpdater.




Successivamente sostituisce i file di XProtectUpdater con un carattere vuoto, sovrascrivendo quindi i file .plist e binari di XProtectUpdater.
Questa operazione impedisce a XProtect di effettuare aggiornamenti automatici in futuro.




Come difendersi quindi da questa minaccia?
Data la natura persistente del trojan, la miglior difesa è la prudenza, porre dunque particolare attenzione nel momento in cui si scarica l'aggiornamento per il Flash Player di Adobe.
Bisogna assicurarsi che l'aggiornamento in questione provenga da fonte sicura che in questo caso è il sito ufficiale di Adobe.

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ----> flashback.c, il trojan che colpisce i Mac camuffandosi da aggiornamento Adobe Flash Player

lunedì 24 ottobre 2011

Nonciclopedia l'ha fatta fuori dal vaso, macabra ironia sulla morte di Simoncelli


Passano le settimane ma pare non volersi placare la bufera che coinvolge Nonciclopedia. Questa volta Vasco Rossi non c'entra nulla, il sito infatti sembra essersi dato la zappa sui piedi in maniera plateale.
Come tutti sappiamo, ieri, a seguito di un terribile incidente durante una gara, è morto il nostro pilota MotoGP Marco Simoncelli. La rete è stata subito inondata di messaggi sia di affetto che di rabbia per una morte così assurda.

Sull'ormai famoso sito Nonciclopedia sono dunque apparse delle "battute" che di ironico avevano ben poco. Vi posto le immagini.


Come era ovvio accadesse, sono nati in queste ore numerosi gruppi Facebook come CHIUDIAMO NONCICLOPEDIA oppure Facciamo chiudere Nonciclopedia.
Migliaia di utenti infatti stanno dando sfogo a tutta la propria indignazione. Il macabro tentativo di fare dell'ironia su una tragedia che ha turbato un pò tutti appare decisamente come un clamoroso passo falso.

Marco Simoncelli

Il carattere delle "battute ironiche" lascia palesemente molto a desiderare e l'opinione pubblica (almeno quella degli internauti) sta cambiando velocemente parere riguardo la "bontà" del sito.

Proprio qualche settimana addietro si era consumato l'ennesimo scontro tra Nonciclopedia e Vasco Rossi, con tanto di azioni legali e sospensione del sito stesso (ne abbiamo parlato QUI, QUI e QUI).
Il popolo della rete si era subito schierato (forse in maniera troppo frettolosa) dalla parte del sito web accusando Vasco Rossi di "predicare bene ma razzolare male" riguardo la libertà di espressione. Probabile che, più che di una ponderata presa di posizione, questa reazione fosse un difendere un simbolo di libertà, l'essenza stessa del web.

Che dire...spero che queste ultimissime "perle satiriche" vengano rimosse al più presto e che i ragazzi di Nonciclopedia trovino un modo di filtrare le idiozie che, in maniera fisiologia, riescono a trovare spazio sul loro sito.

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ----> Nonciclopedia l'ha fatta fuori dal vaso, macabra ironia sulla morte di Simoncelli

Cerimonia commemorativa per Steve Jobs - Il video online


il 19 ottobre nel quartier generale di Apple a Cupertino, si è svolta una cerimonia commemorativa in onore di Steve Jobs.
A questo evento privato hanno preso parte tutti i dipendenti, i manager, la moglie Laurene e l'attuale CEO Tim Cook che ha aperto la cerimonia con queste parole:
"Le mie ultime due settimane sono state le più tristi della mia vita fin’ora. Ma conosco Steve. E Steve avrebbe voluto che questa nuvola si fosse già sollevata da Apple e dalla nostra concentrazione per ritornare al lavoro che amava tanto. E’ quindi con questo spirito che desideravamo stringere l’intera società assieme, quest’oggi, per celebrare la vita straordinaria di Steve e i suoi molti successi"

L'evento non è stato trasmesso in diretta ma ora Apple ha messo a disposizione l'intero video, della durata di circa 80 minuti, sul proprio sito web. Per accedere direttamente cliccate QUI.

Requisiti tecnici: Safari 4 o 5 per Mac OS X Snow Leopard o Lion, Safari per iOS 3 o successivi, QuickTime 7 per Windows.

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> Il video completo della cerimonia commemorativa per Steve Jobs

domenica 23 ottobre 2011

Biografia di Steve Jobs - Le anticipazioni sui suoi difficili rapporti con le donne


Steve Jobs è stato senza dubbio un visionario ed una grande personalità, almeno nel campo informatico. Tutti noi lo abbiamo visto in jeans e girocollo nero a presentare le meraviglie di iPod, iPhone ed infine iPad. Tutti noi ne abbiamo subito il fascino.
Quello che invece non abbiamo mai visto è il privato di questo grande personaggio. Quando le porte dell'azienda si chiudevano e si aprivano quelle di casa, il guru lasciava spazio al solo Steve.

Walter Isaacson
E' ormai questione di ore prima che esca la biografia autorizzata sulla sua vita (pubblicazione prevista per lunedì 24 ottobre), scritta da Walter Isaacson a seguito di una lunga serie di interviste con lo stesso Jobs.
Le ultime anticipazioni riguardano appunto la sfera privata del padre di Apple ed il suo rapporto con le donne.

Prima di conoscere la moglie Laurene, Steve frequentava una consulente informatica di nome Tina Redse. Dopo frequenti tira e molla tra i due, Jobs le chiese di sposarlo ma lei lo mollò immediatamente commentando con gli amici: "Mi farebbe diventare matta".

Successivamente incontrò Laurene Powell, un'ex trader di Goldman Sachs. Nel capodanno del 1990 le chiese di sposarlo ma poi non affrontò più l'argomento per addirittura dei mesi. Lei alla fine lo mollò ma lui, dopo averle regalato un anello di fidanzamento, riuscì a riconquistarla e poi sposarla (finalmente aggiungerei).

Steve Jobs con sua moglie Laurene
Anche Bill Gates ricorda come i due spesso si divertivano a scherzare sulle rispettive mogli. Bill affermava infatti che, come Melinda con lui stesso, anche Laurene era riuscita a mantenere "semi-sano" il vulcanico Steve.

Nel libro si parla anche dell'ultimo capitolo di Jobs, la malattia. Laurene racconta di come Steve si sia rifiutato di sottoporsi immediatamente alle cure tradizionali, preferendo un approccio alternativo.
Afferma infatti: "Non voleva che il suo corpo fosse violato (...) E' difficile convincere qualcuno a fare una cosa del genere. Gli dicevo che il corpo esiste per servire lo spirito".
(Leggi anche "Steve Jobs poteva salvarsi").

Per conoscere l'intera storia non resta altro che aspettare l'uscita del libro. Vi segnalo che è già possibile ordinarlo in anteprima su Amazon.it QUI

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> Biografia di Steve Jobs - Le anticipazioni sui suoi difficili rapporti con le donne

sabato 22 ottobre 2011

Wozniak alla guida di Apple?




Dopo la morte del guru Steve Jobs, il mondo dell'informatica continua ad interrogarsi riguardo il futuro della sua creatura, la tanto amata Apple.
Una delle voci che iniziano a circolare con crescente intensità è quella di un clamoroso quanto "romantico"ritorno in sella del co-fondatore Steve Wozniak.

Woz, come viene chiamato, è stato, fin dalla fondazione di Apple, il progettista e l'uomo che stava dietro alle creature che hanno fatto le fortune della Mela. Fu lui infatti a progettare l'Apple I, il primo personal computer che rivoluzionò l'intero settore dell'informatica.
Nel 1981, a seguito di un incidente con il suo aereo privato, perse momentaneamente la memoria a breve termine che tornò poi col tempo. Al suo ritorno in azienda, non riuscì più a lavorare come un tempo e perse l'entusiasmo che aveva contraddistinto i due Steve sin dai tempi delle schede assemblate a mano in un garage.
Abbandonò definitivamente Apple nel 1985, a 9 anni dalla sua fondazione, per dedicarsi ad altri progetti.

Steve Wozniak
Wozniak è però sempre rimasto molto legato all'azienda che ha contribuito a fondare, seguendone passo per passo tutti gli sviluppi. Proprio in questi giorni ha fatto parlare di se per essersi messo in fila, davanti ad un Apple Store, per comprare il nuovissimo iPhone 4s (foto e dichiarazioni QUI).

La prematura scomparsa del suo grande amico Steve Jobs lascia ora un enorme (forse incolmabile) vuoto. Jobs era l'immagine stessa dell'azienda, ma soprattutto ne era la mente e la guida. Tutti ora continuano a chiedersi chi potrà cogliere una così scomoda eredità.
La risposta che inizia a prendere piede è forse la più incredibile: Steve Wozniak.

Questa primavera Woz aveva aperto uno spiraglio ad un suo rientro in Apple. Aveva infatti risposto con un diretto “I’d consider it, yeah” ad un giornalista che gli chiedeva se fosse disposto a tornare a "casa".

Woz darebbe un volto completamente differente alla Mela. Il suo aspetto bonario ed il suo modo di fare sono completamente differenti da quelli dell'ex CEO Jobs.
Non potrebbe infatti, neanche lontanamente, essere bollato come uno "squalo" che vuole distruggere e vincere i concorrenti, imponendo la propria idea con prodotti prevalentemente chiusi ad utilizzi non "previsti" a monte.
Il suo ruolo potrebbe essere quello di responsabile di tutta l'area tecnica che c'è dietro ai prodotti della Mela, lasciando la gestione aziendale ed il "lavoro sporco" all'ormai collaudato Tim Cook.

Per ora (ahimè) tutto questo rimane solo una voce di corridoio e magari un romantico sogno al silicio. Il futuro però potrebbe riservarci delle grosse sorprese.
Tra le tante domande ed ipotesi, una sola cosa è sicura, il futuro di Apple continuerebbe ad essere roseo se fosse guidata dal genio di Steve Wozniak.

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> Steve Wozniak alla guida di Apple?

giovedì 20 ottobre 2011

Come creare un antipixel



Tutti i "navigati" del web ed, in particolar modo, i blogger conoscono gli antipixel. Questa è infatti una piccola immagine utilizzata per promuovere gli standard web. Potete vederne alcuni esempi in alto.

Vi voglio ora segnalare un paio di siti web che offrono l'opportunità di creare il proprio antipixel personale. Lo potrete utilizzare per promuovere il vostro sito internet oppure blog personale.


Il primo servizio è Pixel|button
Potrete inserire il testo che preferite e scegliere il colore della sezione destra e sinistra.


Il secondo servizio è Brilliant Button Maker
Del tutto simile al primo. In più potrete inserire una piccola immagine (nel caso in cui sia più grande, viene adattata automaticamente)


Vi faccio vedere il mio personalissimo antipixel, creato in meno di 1 minuto.



Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> Come creare un antipixel per il tuo blog

La rivolta dei dipendenti Microsoft


Questi ultimissimi anni hanno visto un declino, sebbene non economico, del gigante Microsoft. Il calo è infatti legato alla sua immagine e soprattutto al suo appeal. La rinascita Apple e la creazione di nuovi mercati nei quali concorrere (Smartphone e Tablet su tutti) hanno contribuito al "rallentamento" di BigM.

Steve Ballmer
Tutto questo inizia ad avere ripercussioni anche all'interno dell'azienda stessa. Infatti si registra come il malumore inizia a serpeggiare anche tra gli stessi dipendenti Microsoft.
L'apice di questo mal di pancia lo si è avuto al Microsoft Company Meeting di fine settembre, nel quale l'atmosfera di sfiducia e di insoddisfazione dei 18mila presenti era quasi palpabile.
Gli interventi degli speaker sono apparsi spenti, mosci e non trasmettevano quell'entusiasmo che si richiede nell'affrontare le nuove sfide.

Le voci della protesta si susseguono sul blog Mini-Microsoft (che funge da riferimento per i dipendenti), che fa da megafono a questa crescente "rivolta".
La presentazione dei nuovi prodotti è stata infatti bollata come "floscia, con speaker poco brillanti e tentativi imbarazzanti di mostrare entusiasmo verso i prodotti e il futuro dell’azienda"

Addirittura, durante l'intervento del CEO Steve Ballmer, alcuni presenti si sono alzati dalle proprie poltrone in segno di protesta.
Riporta infatti Mini-Microsoft: "Il morale all’interno di Microsoft è crollato, tanto che nemmeno 20.000 impiegati insieme sono riusciti a fare un applauso decente (...) bei vecchi tempi quando Bill Gates parlava e tutti lo ascoltavano"

Steven Sinofsky
Ed è proprio il successore di Bill Gates, Steve Ballmer, ad essere al centro delle critiche. Il suo indice di gradimento tra i propri dipendenti continua a scendere arrivando all'attuale quota del 45%.
Sotto accusa è la sua decisione di legare il destino di Microsoft a quello di Windows 8 e dei Tablet.
La maggioranza dei dipendenti e dei manager infatti non condivide questa politica aziendale, considerata troppo rischiosa e lontana dal vero core-business dell'azienda.
Gioielli di famiglia come XBox, Kinect, Office 365, Windows 7, che stanno portando enormi ricavi, non sono "coccolati" abbastanza, preferendo puntare l'attenzione e le risorse verso un mercato, quello dei tablet, nel quale Apple ha accumulato anni di vantaggio.

Il nuovo Windows 8, pensato per integrare il mondo dei PC con quello delle "tavolette", infatti vedrà la luce tra ben 2 anni (salvo imprevisti). Tutto questo appare inaccettabile considerata la frenesia con la quale questo mondo si evolve.

C'è chi addirittura inizia a pensare di far fuori Ballmer, rimpiazzandolo con l'attuale presidente della divisione Windows Steven Sinofsky.
Il vero sogno però resta quello di un clamoroso e "romantico" ritorno in sella del co-fondatore Bill Gates.

Vi lascio col video che mostra il miglior Ballmer, molto lontano dalla "floscia" recente versione che ha annoiato i suoi dipendenti.


Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> La rivolta dei dipendenti Microsoft

domenica 16 ottobre 2011

Facebook archivia i tuoi dati - La guida per riottenerli



Facebook è ormai diventato la nostra ombra, il nostro padre confessore, il nostro diario di bordo. Ogni nostro hobby, preferenza, gusto è schedato da BigF e si potrebbero scrivere migliaia di pagine riassumendo tutto in una sorta di profilo psicologico 2.0
Con l'avvento, ormai imminente, della nuova interfaccia grafica e delle nuove funzioni (ad esempio la Timeline presentata nell'ultimo F8), Facebook minaccia di diventare ancora più affamato di informazioni. Ogni nostro movimento, che sia in rete o meno, sarà infatti riportato e condiviso in tempo reale sul nostro profilo.

Tutta questa imponente mole di dati, che Facebook ha a disposizione, ha causato sempre un'enorme quantità di polemiche e problemi legali all'azienda di Mark Zuckerberg.
Si è infatti dovuto ricorrere ripetutamente a modifiche ed aggiustamenti riguardanti la protezione della privacy degli utenti.
L'ultima grana che Facebook ha dovuto affrontare è quella legata all'uso dei cookie per spiare il comportamento dei propri utenti nel web (ne abbiamo parlato QUI).

Non tutti sanno quale fine facciano i nostri dati una volta condivisi sul nostro profilo. Un innocuo "Mi Piace" può indicare molto sui nostri gusti in un qualsiasi campo o argomento. Questa informazione può essere rivenduta da Facebook per campagne pubblicitarie mirate e costruite su misura per noi. Tutto ciò infatti viene conservato, anche per anni, nei server dell'azienda.

Max Schrems
Max Schrems, un attivista austriaco, ha quindi deciso di fare qualcosa per far rispettare i diritti che tutelano la nostra privacy. Ha creato un sito web, Europe vs Facebook, con l'intento di guidare i cittadini europei attraverso la non facile richiesta dei propri dati.
La legge europea per la privacy infatti prevede il diritto per ogni cittadino di richiedere una copia digitale (su di un cd) dei propri dati, utilizzati da una qualsiasi azienda.
Il sito vi indica i vari passi da seguire per completare la procedura. Ve li riporto tradotti in italiano.

Come richiedere i propri dati:
- Accedere alla seguente pagina Facebook --> Link (piuttosto nascosta)
- Completare tutti i campi (nel caso in cui i dati utilizzati nel proprio profilo siano falsi, bisogna modificarli. Dichiarare il falso è infatti un reato)
- Allegare la foto di un proprio documento di identità (codice fiscale o tessera sanitaria non sono considerati tali)
- Inserire nel campo "Legge su cui si basa la richiesta di informazioni" la seguente dicitura: Art. 12 Directive 95/46/EG


Facebook è piuttosto restio a concedere quanto da voi richiesto ed è quindi probabile che dobbiate ripetere l'operazione più di una volta prima di ricevere quanto voluto.

Se tutto è andato a buon fine, riceverete per posta un CD con i documenti PDF che riportano tutte le vostre informazioni archiviate nei server. Potrete dunque notare come il quantitativo di pagine fornite possa superare anche le 1000 unità.

Vi segnalo infine il video YouTube nel quale Max Schrems spiega il tutto e mostra (al minuto 1.10) l'imponente mole di fogli stampati a suo riguardo.


Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su ---> Facebook archivia i tuoi dati - La guida per riottenerli

"Steve Jobs si poteva salvare? Una bufala"

A seguito delle dichiarazioni di Ramzi Amri, il ricercatore che in questi giorni aveva affermato che la morte di Steve Jobs si sarebbe potuta evitare se solo si fosse sottoposto alle cure tradizionali per tempo (ne abbiamo parlato QUI), sono nate polemiche e numerose discussioni.
A parlare ora è però Filippo Cremonini, gastroenterologo al Beth Israel Deaconess Medical Center dell’Harvard Medical School, che, non senza un pizzico di fastidio, smonta totalmente le tesi sostenute da Ramzi Amri.

Filippo Cremonini
L'italiano infatti afferma: "Mi sento in dovere di precisare, a titolo personale ma da componente della stessa organizzazione, che questo signor Ramdi Amri NON è "l'oncologo di Harvard" come hanno scritto i giornali ma un semplice 'Fullbright scholar' senza laurea in Medicina riconosciuta negli USA, in soggiorno temporaneo a Boston, e non sembra sia nemmeno un clinico. Insomma: persona giovane e scommetto brillante, ma praticamente uno studente in visita"

Vi riporto in seguito le affermazioni di Cremonini, tratte dalla versione online del Corriere della Sera:

Le sue tesi sono completamente sbagliate?
"Il signor o dottor Amri esprime un convincimento che può essere comune a colleghi gastroenterologi, chirurghi, internisti ed oncologi, e lo documenta. Ma in primis non ha la conoscenza diretta del caso Jobs, e poi si abbandona ad agghiaccianti semplificazioni. Una tentazione in cui uno che non ha esperienza clinica può facilmente cadere".

Conosce personalmente Ramdi Amri?
"Sembra sia un giovane studente olandese di origini tunisine arrivato in America sei mesi fa. Quando parla del “100% dei ‘suoi’ pazienti guariti da quel tipo di tumore” mente sfacciatamente. In più, e questo è molto più serio, viola una discrezione, un riserbo professionale che neanche il più oscuro dei medici di medicina generale si sognerebbe di fare, figurarsi un oncologo accademico".

Che cosa intende dire? 
"L'uso del nome di Harvard per una polemica così non può andare giù ai medici di questa istituzione, che sgobbano anni in corsia e laboratorio prima di poter mettere il logo di Harvard su un biglietto da visita. In fondo, come dice uno dei protagonisti del film The Social Network, questo è l’indirizzo accademico più prestigioso al mondo. Se costui si presentava come lo studente dell’università di Amsterdam (che in effetti era fino a pochi mesi fa) chi gli dava ascolto?".

Che cosa succederà adesso?
"E’ possibile che signor Amri subirà delle conseguenze disciplinari e forse persino legali di qualche tipo. La sua trovata rischia di far perdere importanti fondi per la ricerca all’università. Qui ci sacrifichiamo per evitare conflitti di interesse e pubblicità occulte a vario titolo che ci vengono proposte dal mondo extra-accademico. Tutto questo per contribuire a mantenere il nome di Harvard integro. La credibilità è tutto nell’Accademia. Prevedo nubi dense su questo giovane ricercatore, che, però se l'è un po’ andata a cercare".

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> "Steve Jobs si poteva salvare? Una bufala"

sabato 15 ottobre 2011

"Steve Jobs poteva salvarsi"

ATTENZIONE: PUBBLICATO UN NUOVO ARTICOLO CHE INTENDE COMPLETARE ED INTEGRARE LE INFORMAZIONI CONTENUTE DI SEGUITO. PER LEGGERLO CLICCARE QUI


Ramzi Amri


La morte di Steve Jobs si sarebbe potuta evitare se solo si fosse rivolto alla medicina tradizionale per tempo.
Questa è la tesi portata avanti da Ramzi Amriricercatore presso la prestigiosa Università di Harvard.
Il ricercatore sembra molto sicuro di quanto affermato. Ramzi Amri è infatti un'oncologo che, per 1 anno e mezzo in Olanda, ha studiato ed approfondito la conoscenza proprio dello stesso tipo di tumore che ha colpito Jobs.

Steve Jobs è morto proprio in questi giorni (ne abbiamo parlato QUI) a causa di un arresto respiratorio causato dal tumore al pancreas che lo aveva colpito qualche anno fa.
Subito dopo la diagnosi (siamo nel 2003) si è voluto sottoporre ad alcune cure alternative, ritardando così la cura tradizionale. Il tutto sembra rispecchiare in pieno il personaggio Jobs proprio come sottolinea Peter Elkind, corrispondente di Fortune: “Steve Jobs ama seguire le proprie regole. Che si tratti di computer, azioni e persino il cancro”.

Ramzi afferma che: “Se chirurgicamente rimosso, la prognosi per questo tipo di tumore è incoraggiante (...) Date le circostanze sembrerebbe che la sua decisione di ricorrere a cure antitradizionali non abbia fatto altro che condurlo, senza ragione, ad un morte anticipata”.
Ed ancora: "La grande confusione è nata dal fatto che i media hanno sempre attribuito a Jobs un cancro al pancreas. Anche se il suo tumore avrebbe potuto avere origine nel pancreas, il suo non era il temutissimo adenocarcinoma pancreatico, che nel 95% dei casi colpisce il pancreas, senza lasciare speranze (...) Il 100% dei miei pazienti, affetti da questo tipo di cancro, sopravvive".

Il progressivo dimagrimento causato dalla malattia
Inevitabili sono state le reazioni e le polemiche nate da queste pesanti dichiarazioni. Per questo il ricercatore USA tende a precisare
Non ho partecipato alle cure di Jobs e le mie opinioni si basano soltanto sulle notizie riportate dai media (...) Jobs ha scelto di sottoporsi a ogni sorta di trattamento alternativo prima di optare per la medicina tradizionale.
Esiste la libertà per chiunque di fare come si vuole. Ma date le circostanze mi sembra di poter dire che la scelta delle cure alternative potrebbe averlo condotto verso una morte prematura ed evitabile
".

Infine conclude: "Non era mia intenzione offendere chi piange la sua scomparsa. Ho il più profondo rispetto per Jobs e la sua eredità. Agisco proprio in coerenza con il suo modo progressista di vedere il mondo, perché possiamo tutti imparare dai suoi errori”.

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> "Steve Jobs poteva salvarsi"

ATTENZIONE: PUBBLICATO UN NUOVO ARTICOLO CHE INTENDE COMPLETARE ED INTEGRARE LE INFORMAZIONI CONTENUTE DI SEGUITO. PER LEGGERLO CLICCARE QUI

Come farsi assumere da Google

Proseguo con le mie segnalazioni di infografiche particolarmente interessanti e ben fatte.
Quella che voglio presentarvi oggi è la descrizione dettagliata di tutto ciò che bisogna fare per farsi assumere da Google.

Sembra ovvio affermare che riuscire in un'impresa del genere è forse il sogno di tutti gli informatici, ingegneri, ecc.

Leggendo la grafica si capisce come Google riceva ogni anno oltre 1 milione di CV e richieste di lavoro. A fronte di 4000-6000 assunzioni, siamo davanti ad un'assurda media che oscilla tra 0,01% e 0,04%. Solo questo dato ti può dare una prima idea dell'impresa titanica che ti aspetta.

Nel caso in cui il tuo CV non venga immediatamente cestinato (sei già molto fortunato), potresti dover affrontare una lunga serie di colloqui di lavoro con tutta una batteria di manager vari. Si può arrivare anche a 9 interviste prima di ricevere una proposta di lavoro (in passato addirittura il tutto assumeva l'aspetto di una via crucis con ben 29 interviste).

Prima di farlo però potresti trovarti di fronte a domande come queste:
- Quante palline da golf possono entrare in uno scuola-bus?
- Progettami un piano di evacuazione della città di San Francisco

Una volta passata tutta la trafila (complimenti!) puoi iniziare a fare un paio di conti. Gli stipendi dei dipendenti Google vanno dai 143mila ai 241mila dollani all'anno, cosa che in Italia sembra fantascienza per giovani non ancora 30enni.

Allora, che ci fai ancora lì?



Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> Come farsi assumere da Google

venerdì 14 ottobre 2011

Anche Steve Wozniak in fila per comprare l'iPhone 4s



Sembra incredibile ma è proprio così. Steve Wozniak, il co-fondatore della Apple assieme all'amico Steve Jobs, s'è messo in fila davanti ad un Apple Store per poter essere il primo ad acquistare il nuovo iPhone 4s (ne abbiamo parlato QUI). E' lo stesso Woz, con un cinguettìo su Twitter, a comunicarlo con tanto di foto.

Woz seduto davanti all'Apple Store

Il simpaticissimo genio informatico si è infatti comodamente seduto davanti all'Apple Store di Los Gatos, in California, già dalle 14.00 di ieri (giovedì 13). Come possiamo vedere dalle foto, per ammazzare il tempo e rendere meno lunga l'attesa, si intrattiene con un altro gioiello Apple, l'iPad.

Ovviamente la sua presenza non è passata inosservata e in pochissimo tempo sono fioccate foto (che stanno facendo il giro del mondo) ed interviste con i più grandi network americani.

Steve Jobs e Steve Wozniak
Wozniak è il meno conosciuto (mediaticamente) dei 2 Steve che hanno dato il via all'avventura Apple.
Come possiamo leggere sulla sua voce su Wikipedia:
"Sebbene il suo contributo sia stato principalmente rivolto verso la realizzazione di tecnologie e la risoluzione di problemi tecnici, la sua dimestichezza con l'elettronica e la sua capacità quasi leggendaria di ridurre la complessità e quindi i costi delle componenti elettroniche lo hanno reso una delle figure più note nel mondo dell'informatica. Infatti è stato lui a progettare l'Apple I, il primo personal computer pronto all'uso"

Seduto davanti a quella porta chiusa, col suo originalissimo modo di fare, Woz ha spiegato: «Voglio avere il mio (iPhone) così come milioni di altri fans. Voglio solo poter parlare con il mio telefono».
Un uomo come tanti...

Woz seduto davanti all'Apple Store

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> Anche Steve Wozniak in fila per comprare l'iphone 4s

Come inserire il Form CONTATTAMI sul tuo blog



Tutti i maggiori siti internet e blog della rete hanno al proprio interno una sezione che vi permette di inviare un messaggio. Stiamo parlando del più classico dei Form "Contattami".

Se avete implementato il vostro blog su piattaforma Blogger, vi sarete certamente accorti che, tra i nuovi numerosi widget, questa comoda funzione non è supportata.

Per sopperire a questa mancanza possiamo utilizzare il servizio gratuito offerto da Kontactr. Previa una velocissima registrazione, avrai accesso alla tua home personale.

Il codice da inserire si trova subito in alto (figura), nella sezione AJAX Widget. Nel caso in cui si voglia personalizzarlo, stabilendone i diversi colori, dovete cliccare su Customize.
Entrerete in una diversa pagina (figura) che vi mostrerà il vostro form e vi permetterà di adattarlo alle vostre esigenze grafiche.



Una volta terminato non resta altro che copia-incollare il codice nel vostro sito web oppure blog.
Il form presente nella pagina (in alto) "Chi sono?" di questo blog è un esempio del servizio offerto da Kontactr

Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> Come inserire il Form Contattami sul tuo blog


mercoledì 12 ottobre 2011

L'eredità di Steve Jobs, a chi andranno 8 miliardi di dollari?



Laurene Powell Jobs
A pochi giorni dalla scomparsa del mostro sacro dell'informatica Steve Jobs, ci si inizia ad interrogare sul futuro delle sue fortune.
E' infatti risaputo che il suo patrimonio ammonta a quasi 8 miliardi di dollari. Jobs risulta essere il 39° uomo più ricco del mondo (la classifica completa QUI).

Se andiamo ad analizzare meglio la sua situazione famigliare possiamo accorgerci che il quadro non è dei più semplici.

La famiglia
Alla sua morte lascia sua moglie Laurene Powell Jobs e i tre figli Eve, Erin e Reed. Ovviamente questi sono i suoi primi eredi diretti.

Abdulfattah Jandali
I genitori biologici
Non tutti sanno che, subito dopo la sua nascita, Steve è stato dato in adozione dai suoi genitori biologici.
Siamo nel febbraio del 1955 e la coppia in questione è formata dalla giovane americana Joanne Simpson e dallo studente siriano Abdulfattah Jandali. Steve non ha mai avuto alcun rapporto con loro. Pare però che il padre Abdulfattah volesse conoscerlo ma avesse paura di venire accusato di farlo solo per interessi economici.
Inoltre Steve aveva anche una sorella biologica, Mona Simpson, che incontrò però solo all’età di 27 anni. Stando alle sue dichiarazioni, i due erano diventati molto legati.

I genitori adottivi
Come abbiamo già detto, Steve fu adottato da Paul e Clara Jobs, una coppia di Mountain View. I suoi genitori adottivi, entrambi ormai deceduti, avevano inoltre adottato anche una bambina, Patti Jobs, a tutti gli effetti sua sorella.

I figli
Steve Jobs e sua figlia Lisa
Oltre ai già citati Eve, Erin e Reed, Steve ha anche un'altra figlia, Lisa, avuta da Chrisann Brennan (la sua fidanzata ai tempi del liceo). Lisa è anche il nome con cui Jobs battezzò il primo computer Apple dotato di interfaccia grafica. A quei tempi rifiutò di riconoscere la bambina affermando di essere sterile. Solo in seguito un tribunale ne riconobbe la paternità. Lisa andò a vivere per qualche tempo con il padre che le pagò in seguito anche gli studi ad Harvard.

Testamento
Il leggendario CEO di Apple disporrebbe, secondo Times International Business, di moltissimi brevetti per tecnologie hi-tech. Si calcola infatti che siano ben 338.
La sua casa di 5.700 m², con sette camere da letto e quattro bagni, pare abbia un valore stimato attorno ai 2,3 milioni di dollari.
Inoltre possedeva anche un’enorme casa coloniale spagnola a Woodside composta da 14 camere e 13 bagni.
Il testamento di Jobs è un mistero. Il suo contenuto non è ancora stato reso noto e la famiglia si è chiusa in un silenzio assoluto.
La questione infatti risulta essere molto delicata, date le astronomiche cifre in ballo.


Ti è piaciuto l'articolo? Aiutaci a diffonderlo. Vota OK su --> L'eredità di Steve Jobs, a chi andranno 8 miliardi di dollari?





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...